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Descrizione

A cura del Prof. Camillo Corrain

Il nucleo della primitiva Stanghella si allunga sull'argine sinistro della Fossa Lovara, con la chiesa campestre di Santa Caterina, da collocarsi forse nei pressi del capitello omonimo, lungo la strada per Vescovana. La località appare ora sulla destra del Gorzone, dopo i grandi lavori di modifiche idrauliche apportati nel passato.

L'argine di Santa Caterina facilitava la popolazione, scarsamente densa rispetto al territorio, di pescatori e pastori nel raggiungere il piccolo agglomerato e la chiesa, attraversando il passo sulla Fossa Lovara.

In seguito alla bonifica dei terreni vallivi, posti tra la Fossa Lovara ed il canale di Santa Caterina, la famiglia Pisani, proprietaria di tutto il territorio, o quasi, comprendente gli attuali comuni di Vescovana, Boara Pisani, Stanghella e parte di Solesino, impiantò un'azienda agricola, con barchessa e fienile, formando il primo nucleo dell'attuale Stanghella.

Alvise Pisani inoltrò un'istanza, datata 13 gennaio 1592, al vescovo di Padova, per ottenere il permesso di costruirvi una chiesa, con lo stesso titolo della primitiva, riservandosene il giuspatronato, allo scopo dichiarato di concentrare gli abitanti del luogo, onde facilitare lo sviluppo agricolo, premettendo la buona intenzione che: "per le strade pessime che il più dell'anno fanno, quali causano che la maggior parte di quel popolo non vanno alli Santi Uffici, onde l'incomodo e gravezza che ricevono da un passo ad uno degli doi canali, che attraversa essi nostri luoghi, quali per il taglio del Gorzon (...)".

La primitiva chiesa era stata nominata "Cartula dathie" dell'episcopato di Padova, nel 1221, come "ecclesia S. Caterine de Solesino". La Chiesa di Santa Caterina fatta costruire dai Pisani possedeva un battistero e tre altari, come attesta la visita vescovile del 27 maggio 1619. San Gregorio Barbarigo, nella sua prima visita, la trova ricostruita a forma rettangolare, a cinque altari, mentre in un'altra, del 1683, la relazione del parroco riferisce che il campanile era stato rialzato dal tempo della ricostruzione della chiesa.Tra il 1857 e il 1858 si aggiunsero due cappelle laterali, che trasformarono la pianta iniziale in quella greca, con crociera sormontata da cupola.

Altri lavori di ampliamento furono eseguiti nel 1891-92. nel 1956 fu demolita la cupola, per evitare le spinte laterali che mettevano in pericolo la stabilità dell'edificio.

Nel 1900 fu costruito di fianco alla chiesa l'Oratorio di Cristo Redentore. Nel 2009 sono iniziati i lavori di riconsolidamento e ripristino della torre campanaria, gravemente danneggiata dal trascorrere del tempo.

Fra le opere d'arte custodite nella Chiesa di Santa Caterina va segnalato un prezioso Crocifisso in legno, attribuito al Brustolon.


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